Alberto Montanari “Fulmine”
Nato il giorno di Natale del 1927, Alberto Montanari, figlio di operai, è un ragazzo gioviale, pieno di energie, serio e riservato.
Dopo la caduta del regime, scosso dai tragici avvenimenti che stavano colpendo il paese e fortemente incuriosito dai racconti sulle imprese dei partigiani, decide di assumere un ruolo attivo e di combattere gli invasori dell’Italia e i loro sostenitori. Inizia quindi a partecipare, con il ruolo di informatore, all’attività partigiana in paese, collaborando con la 77^ Brigata Sap.
Una fredda giornata del novembre 1944, desideroso di partecipare ad azioni militari vere e proprie, lascia il paese di Campagnola e si unisce alla 144^ Brigata Garibaldi nei pressi di Castelnovo Monti.
Alberto partecipa a numerose imprese al fine di combattere il nemico, distinguendosi per atti di generosità e altruismo, ma nel corso della battaglia di Cervarezza nei pressi della Pineta di Sparavalle, il 21 aprile del 1945, perde eroicamente la vita, assassinato dalle truppe naziste.
Aveva 18 anni.
Pagina aggiornata il 18/04/2024